Assistenza Domiciliare Integrata

Il futuro dipende da ciò che facciamo nel presente

Su un piano più ampio, il servizio di assistenza domiciliare integrata è tesa a contrastare il fenomeno dell’istituzionalizzazione in presidi ospedalieri inappropriati e a far fronte alle esigenze di natura socio-sanitaria di cui i destinatari delle azioni sono portatori.

Conseguenza di ciò è la promozione della deospedalizzazione e di un approccio assistenziale continuativo e integrato nel quale un ruolo centrale è ricoperto dalle risorse comunitarie, da attivare per la costruzione di una rete di protezione sociale ampia ed efficace.

L’intento della Cooperativa La Gioiosa, nella sua progettazione, è creare una rete solidale attorno all’utente e al suo nucleo familiare. Per raggiungere questo scopo si rivela indispensabile svolgere un’azione di informazione e di raccordo e concreto accompagnamento ai Servizi e sostenere i nuclei familiari gravati da carichi assistenziali sia dal punto di vista materiale, sia da quello emotivo, e sia da un carico economico.

Infatti, alla presenza di uno o più soggetti non autosufficienti in una famiglia spesso corrisponde un processo di decadimento della qualità di vita e quindi del benessere di ciascuno dei suoi componenti dal momento che le necessità quotidiane dell’assistito possono richiedere una presenza pressoché continua di caregiver, è proprio su questa figura che la Cooperativa insiste per un aiuto sia dal punto di vista pratico ma soprattutto di contenimento emotivo.

Gli OBIETTIVI dell’intervento di assistenza domiciliare integrata sono i seguenti:
1. tutelare i soggetti con media o grave limitazione dell’autosufficienza, permanente o transitoria, al fine di garantire un intervento socio-sanitario personalizzato, idoneo a rispondere in maniera integrata ai bisogni complessi dell’utente e dei suoi familiari;
2. mantenere, recuperare e potenziare l’autonomia attraverso percorsi che ne agevolino la graduale conquista mediante il supporto di operatori qualificati;
3. consentire la permanenza dell’utente non autosufficiente nel proprio ambiente di vita;
4. garantire la continuità assistenziale e l’integrazione dell’assistenza;
5. promuovere il coinvolgimento dell’utente e della rete familiare negli interventi assistenziali, incrementando la qualità percepita nei confronti dei servizi di cura domiciliare;
6. rimuovere gli ostacoli di tipo informativo, organizzativo e burocratico alla fruizione dei servizi territoriali, operando concretamente per il collegamento tra istituzioni e utenti;
7. incrementare le attività di relazione e socializzazione;
8. contribuire all’equilibrio familiare quotidiano, consentendo momenti di socializzazione per il recupero delle energie psicofisiche da parte dei parenti interessati dal lavoro di cura;
9. individuare risorse di sostegno sia all’interno del nucleo familiare che della comunità locale.